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Il futuro delle interazioni digitali da browser con WebXR

Marzo 2025 | Matteo Fogli, Mirko Salvia

Negli ultimi anni si è discusso molto di ambienti immersivi, ma con l’emergere di WebXR sembra essersi creata una reale condizione per la loro diffusione su larga scala. Questo cambiamento è il risultato della convergenza tra comportamenti e abitudini sociali diverse e l’evoluzione tecnologica dei dispositivi, che stanno rendendo sempre più accessibili esperienze digitali immersive. Non si tratta solo di visori sempre più alla portata del pubblico consumer, ma anche dell’emergere di dispositivi indossabili pensati per un uso quotidiano e non più limitato a contesti episodici. È uno scenario apre la strada a un nuovo paradigma di prodotti, che possiamo definire unbounded products, ovvero prodotti e servizi digitali non confinati a un unico dispositivo o ambiente, ma fruibili in modo continuo e integrato attraverso diverse piattaforme e contesti d’uso.

In questo contesto, lo sviluppo di soluzioni in realtà estesa (XR) può seguire due strade principali: da un lato, la creazione di applicazioni per specifici sistemi chiusi (i cosiddetti walled garden), dall’altro, l’utilizzo di sistemi aperti accessibili direttamente tramite browser grazie a tecnologie come WebXR. Quest’ultima opzione si distingue per la sua capacità di offrire esperienze immersive senza la necessità di app dedicate, ampliando così le possibilità di adozione e fruizione da parte di un pubblico più vasto e favorendo proprio quella continuità d’esperienza che caratterizza l’approccio unbounded.

L’evoluzione sociale degli ambienti immersivi 

Di extended reality si parla da diversi anni. Se ora sembra davvero arrivato il momento per investire nello sviluppo di soluzioni web per ambienti immersivi, è perché stiamo assistendo a una originale convergenza tra l’evoluzione dei dispositivi e l’evoluzione delle pratiche sociali. Nei prossimi anni l’interazione digitale sarà sempre meno mediata dagli schermi e sempre più immersa all’interno di flussi, senza soluzione di continuità. Chi sviluppa soluzioni digitali deve quindi orientare la progettazione verso prodotti unbounded e la preferenza tecnologica verso il web, a garanzia di una maggiore apertura e accessibilità.

Vediamo allora il percorso di evoluzione che ci ha portato alle tecnologie di WebXR e quali sono i possibili ambiti di applicazione.

L’emergere di ambienti immersivi nel web

Le persone hanno sempre fruito i media in modalità più o meno immersive: dal cinema, alla lettura di un libro, all’ascolto della musica con iPod, oltre ovviamente ai videogame. Con l’avvento dei social, la dimensione immersiva è ulteriormente aumentata: micro-video a scorrimento infinito, possibilità di interazione sociale continua e interfacce progettate per aumentare l’engagement sono fattori che hanno reso le piattaforme social estremamente immersive. In generale, quando questi media e applicazioni hanno utilizzato il web, lo hanno fatto con declinazioni sub–standard delle esperienze, anche per oggettivi limiti della piattaforma. Con WebXR il web colma la distanza con i sistemi walled garden con un set di funzionalità e supporto che garantisce compatibilità con quasi tutti i device e i kit di sviluppo. In questo contesto, WebXR consente un ulteriore passo avanti del mondo web, aumentando le possibilità di esperienze immersive, e di soluzioni di realtà estesa.

Lo sviluppo tecnologico: dai visori ai wearable

Nell’evoluzione degli ambienti digitali abbiamo assistito a diversi step di trasformazione: dalle interfacce per schermi fino a soluzioni immersive multimodali. In ambito immersivo, i visori VR sono i principali protagonisti, grazie all’alto senso di realismo e fedeltà dell’esperienza. Si tratta però di dispositivi che non permettono un uso continuativo durante la giornata, restando confinati a un episodic usage: vengono infatti utilizzati in specifici momenti per specifiche funzioni. Lo step evolutivo successivo è affidato ai wearable, che consentono un’interazione continua e seamless. Al momento stiamo vedendo la diffusione degli smart glasses e di altri dispositivi come smart ring e dispositivi di smart home. Sarà probabilmente dall’interazione tra tutti questi che si ridefiniranno le interazioni digitali del futuro, con una modulazione dell’immersività e della continuità paragonabile alla modulazione delle dimensioni degli schermi che abbiamo visto dall’avvento degli smartphone.

Il WebXR per esperienze più accessibili

In questo scenario si inserisce WebXR, una tecnologia che consente di accedere a esperienze immersive direttamente attraverso il browser, senza la necessità di applicazioni dedicate. Questo approccio rappresenta un’alternativa ai cosiddetti “walled garden”, ambienti chiusi in cui le applicazioni devono essere sviluppate specificamente per una piattaforma o un ecosistema proprietario. WebXR, invece, punta a rendere le esperienze XR più aperte e fruibili su una varietà di dispositivi, favorendo l’interoperabilità e riducendo le barriere all’ingresso per utenti e sviluppatori.

Gli usi principali potranno includere:

  • Gaming e intrattenimento: WebXR consente di accedere a giochi immersivi in realtà virtuale (VR) o aumentata (AR) direttamente dal browser, senza la necessità di scaricare applicazioni o software. Questo apre nuove possibilità per gli sviluppatori di creare esperienze ludiche e interattive fruibili su una varietà di dispositivi, dai visori VR agli smartphone.
  • Educazione e formazione: grazie alle esperienze di realtà aumentata e virtuale, WebXR può essere utilizzato per la creazione di contenuti educativi immersivi per la formazione professionale o la simulazione di scenari complessi. Ad esempio, in medicina, è possibile utilizzarlo per simulare interventi chirurgici o esplorazioni anatomiche in 3D, mentre nel settore industriale può essere utilizzato per addestrare i dipendenti in ambienti simulati.
  • E-commerce e retail: per creare esperienze di shopping virtuali che permettono agli utenti di visualizzare i prodotti in AR prima di acquistarli. Per esempio, i clienti possono provare abiti virtualmente, esplorare arredi in 3D nelle loro case o visualizzare i dettagli di un prodotto in modo interattivo.
  • Architettura e design: architetti e designer possono utilizzare WebXR per presentare progetti in modo immersivo, permettendo ai clienti di esplorare gli spazi in AR o VR, facilitando una comprensione più intuitiva del progetto rispetto alle tradizionali rappresentazioni bidimensionali.
  • Quali tecnologie usare per sviluppare il WebXR?

    Per sviluppare esperienze in WebXR, è fondamentale considerare sia gli aspetti tecnici che i contenuti. Dal punto di vista dello sviluppo software, le tecnologie principali includono JavaScript, con librerie come Three.js per la grafica 3D e l’uso di builder che semplificano la creazione di codice, come Wonderland Engine o Godot. Unity, la principale piattaforma di sviluppo in ambito AR/VR, dispone al momento solo di limitate funzionalità di export per WebXR. Per quanto riguarda i contenuti, i modelli 3D sono essenziali. Oltre alla creazione manuale da parte di 3D artist, è possibile acquisire modelli da librerie di stock o generare automaticamente modelli 3D utilizzando l’intelligenza artificiale generativa.