Regolamento DORA: cosa devono fare la aziende per adeguarsi
Regolamento DORA: tutto ciò che c’è da sapere
Il Regolamento DORA dal 17 gennaio 2025, vincolerà le aziende dei settori finanziari a una serie di requisiti di sicurezza informatica e di resilienza.
Negli ultimi tempi, e sempre più frequentemente, i mezzi di informazione riferiscono di attacchi hacker posti in essere nei confronti di importanti istituti finanziari e aventi ad oggetto il furto di dati sensibili.
Al fine di contrastare tali attacchi, l’Unione Europea decideva di presentare un pacchetto sulla finanza digitale, volto a colmare le lacune presenti nell’attuale legislazione e, contemporaneamente, a garantire che il quadro giuridico europeo non ostacolasse l’uso di nuovi strumenti finanziari digitali.
Tra le diverse norme si colloca proprio il Regolamento UE n. 2022/2554, più comunemente conosciuto come “DORA” (Digital Operational Resilience Act) e riguardante la resilienza operativa digitale per il settore finanziario.
Il Regolamento DORA è entrato in vigore il 16 gennaio 2023 ma i destinatari della norma avranno la possibilità di adempiere ai numerosi obblighi entro il 17 gennaio 2025.
Chi sono i destinatari del Regolamento DORA?
Come anticipato, il Regolamento DORA è stato emanato nell’ambito della finanza digitale e, di conseguenza, si rivolge a un ampio novero di operatori finanziari, quali:
enti creditizi, istituti di pagamento, istituti di moneta elettronica, imprese di investimento, fornitori di servizi per le cripto-attività, depositari centrali di titoli, gestori di fondi di investimento alternativi, società di gestione, imprese di assicurazione e di riassicurazione, intermediari assicurativi, intermediari riassicurativi e intermediari assicurativi a titolo accessorio, enti pensionistici aziendali o professionali, oltre che ai fornitori di servizi di tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT).
Quali sono gli obblighi a cui dovranno adempire gli istituti finanziari?
Per quanto attiene, invece, ai principali adempimenti previsti a carico dei soprammenzionati soggetti, dall’analisi complessiva del dettato normativo emergono numerosi obblighi.
In particolare, i medesimi saranno tenuti a:
In conclusione, sebbene – come anticipato – gli adempimenti sopra menzionati possano essere portati a termine sino al 17 gennaio 2025, appare chiaro come la mole di lavoro prevista sia decisamente importante e come gli operatori del settore debbano necessariamente iniziare a procedere quanto prima, sempre tenendo presente il contenuto della precedente normativa, con la predisposizione delle implementazioni richieste dal Regolamento.