Le FinOps per ottimizzare i costi delle infrastrutture cloud enterprise e massimizzare il ROI
Con la crescita della spesa per il cloud pubblico, le aziende si trovano sempre più spesso di fronte a una sfida cruciale: trasformare la gestione dei costi in un pilastro strategico della governance digitale. In questo scenario, le FinOps non rappresentano solo un metodo per contenere le spese, ma un modello operativo strutturato che integra efficienza tecnica, innovazione e responsabilità finanziaria, consentendo alle organizzazioni di bilanciare esigenze di performance e sostenibilità economica. È proprio in questa direzione che Orbyta Tech supporta le imprese, offrendo strumenti, metodologie e consulenza per adottare un approccio FinOps concreto, ottimizzare i costi e massimizzare il ritorno sugli investimenti.
Perché la gestione dei costi del cloud è oggi una priorità strategica
Secondo il Flexera 2025 State of the Cloud Report, la gestione dei costi del cloud rappresenta oggi la priorità per l’84% delle aziende. La crescente adozione di queste infrastrutture negli ultimi anni ha infatti spinto le imprese verso modelli sempre più agili, scalabili e resilienti, ma la rapida crescita della spesa per il cloud pubblico ha dimostrato che la gestione dei costi non può più essere affrontata come un’attività amministrativa o puramente contabile. Soprattutto per le aziende enterprise e le realtà di medie e grandi dimensioni, che spesso gestiscono ambienti complessi ibridi e multi cloud con risorse distribuite tra piattaforme come AWS e Azure, diventa indispensabile adottare strumenti avanzati per monitorare, allocare e ottimizzare i costi, garantendo al contempo performance elevate e resilienza operativa.
Cosa si intende per FinOps e il suo valore nelle infrastrutture cloud enterprise
Il termine FinOps nasce dalla combinazione di “Finance” e “Operations” e indica un approccio che promuove la collaborazione tra team finanziari, tecnici e di business per integrare la responsabilità economica all’interno del modello di spesa variabile del cloud. In altre parole, rappresenta un framework di governance e ottimizzazione finanziaria che consente alle imprese di collegare decisioni tecniche a metriche economiche tangibili. Tuttavia, differenza di altre metodologie tradizionali di controllo dei costi, le FinOps non si limitano a ridurre i costi, ma permettono di trasformare la spesa variabile in un investimento consapevole, sostenibile e orientato al ROI.
Le aziende spesso attivano risorse cloud come server, database o ambienti di test che restano operativi anche quando non sono realmente necessari, generando costi per asset che non producono alcun valore. Le FinOps si fondano su un principio chiaro: la spesa cloud deve essere monitorata e allineata alle esigenze concrete dell’organizzazione. Non ha senso mantenere risorse inattive o sovradimensionate, così come non avrebbe senso lasciare macchinari e impianti accesi in uno stabilimento chiuso. Attraverso policy di controllo e strumenti di automazione, le FinOps consentono di eliminare sprechi e liberare risorse economiche da reinvestire in innovazione, nuovi progetti o nel miglioramento dei servizi, con l’obiettivo di garantire che ogni investimento cloud contribuisca realmente alla crescita aziendale.
FinOps, resilienza e continuità operativa
Quando si affronta il tema del cloud computing, il costo non rappresenta l’unica variabile critica: la continuità dei servizi, infatti, costituisce un requisito imprescindibile. Un’infrastruttura economicamente efficiente ma incapace di garantire disponibilità nei momenti di maggiore utilizzo, come un sito di e-commerce che si interrompe durante il Black Friday o un gestionale aziendale non operativo in orario lavorativo, non risponde in modo efficace alle esigenze del business.
Il modello FinOps si inserisce in questo scenario come strumento di equilibrio tra due necessità complementari:
Gli approcci applicativi variano a seconda del contesto:
In ciascuno di questi scenari, le FinOps consentono di collegare in modo diretto le decisioni tecniche agli impatti economici, poiché la resilienza dell’infrastruttura cloud e le strategie di disaster recovery non vengono più considerati soltanto come costi inevitabili, ma come investimenti mirati, proporzionati al valore che generano per l’azienda e capaci di garantire sia affidabilità sia sostenibilità economica.
Le best practices per la gestione dei costi cloud
Nelle aziende enterprise, l’applicazione efficace delle FinOps si realizza attraverso un insieme di pratiche operative che permettono di coniugare controllo economico e ottimizzazione tecnica. Una strategia di tagging e categorizzazione delle risorse rappresenta il punto di partenza per garantire tracciabilità e visibilità sull’intero ecosistema cloud. A questo si affianca lo spegnimento delle risorse non utilizzate, come ambienti di test, staging o certificazione, e il rightsizing delle macchine virtuali, dei database e degli storage che assicura che le risorse siano dimensionate in maniera adeguata, evitando sia il sovradimensionamento che porta a sprechi, sia il sottodimensionamento che rischia di compromettere le performance. Infine, l’impostazione di budget, sistemi di alert in tempo reale e revisioni periodiche delle licenze software permette di prevenire sforamenti, individuare inefficienze e ridurre i costi nascosti, trasformando la gestione finanziaria del cloud da attività puramente reattiva a strumento di governance strategica capace di generare risparmi concreti e al tempo stesso supportare una crescita sostenibile.
Il concetto di «valore di business» collegato alle FinOps
Le pratiche FinOps assumono pieno significato solo quando sono orientate al valore di business: l’obiettivo non è semplicemente ridurre i costi, ma garantire che ogni euro investito in infrastrutture cloud contribuisca concretamente a generare crescita, efficienza e competitività. In questo senso, il concetto di “free innovation” descrive bene il meccanismo abilitato dalle FinOps: ottimizzando le spese e liberando capitale, le aziende hanno la possibilità di reinvestire in progetti innovativi, proof of concept e nuove tecnologie che alimentano il vantaggio competitivo. La vera sfida non consiste dunque soltanto nel crescere, ma nel farlo in modo sostenibile e responsabile, evitando che la curva dei costi aumenti in maniera proporzionale e lineare rispetto alla crescita delle risorse consumate.


Dal grafico a sinistra si vede come la situazione di crescita direttamente proporzionale possa sembrare normale. In realtà avvisa della necessità di applicare le FinOps.
Al contrario, il grafico a destra mostra un cloud ben gestito dal punto di vista finanziario, poichè dopo un iniziale ramp-up, al crescere delle risorse i costi hanno una crescita non proporzionale.
Dagli esempi qui mostrati si evince come l’ottimizzazione dei costi del cloud non debba essere vista come un fine in sé, ma come uno strumento strategico per sostenere le priorità aziendali e abilitare l’innovazione. In quest’ottica, il successo delle FinOps si misura nella capacità di tradurre la spesa tecnologica in risultati di business tangibili. Identificare il valore generato dalle risorse cloud, tuttavia, non è sempre immediato né facilmente quantificabile con i KPI tradizionali. Oggi, scenari diffusi vedono data lake alimentati da soluzioni personalizzate, mentre piattaforme come Databricks e Power BI vengono impiegate per analisi avanzate e per l’individuazione di trend strategici. In quest’ottica, il successo delle FinOps si misura dalla capacità di collegare la spesa tecnologica ai risultati concreti che emergono dall’analisi dei dati e dall’evoluzione dei processi aziendali.
Orbyta Tech supporta le organizzazioni nell’adozione di un modello FinOps
Le FinOps sono oggi una competenza imprescindibile per le aziende che vogliono governare infrastrutture cloud complesse, garantire resilienza e massimizzare il ROI dei propri investimenti. Orbyta Tech, con la sua esperienza nelle architetture cloud ibride e multi cloud, offre supporto per implementare modelli FinOps, aiutando le imprese a trasformare i costi in investimenti che generano valore reale in termini di efficienza, innovazione e competitività.
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