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Fabio Aquila – CEO Compliance e Engineering

Introduci la tua carriera professionale fino al ruolo da CEO.

A seguito del conseguimento della Laurea specialistica in ingegneria meccanica nel 2011, ho iniziato la mia carriera lavorativa in una importante realtà nel campo del machine tool, dove mi sono occupato di progettazione di linee industriali, soprattutto in ambito automotive. È stata un’esperienza intensa che mi ha consentito di comprendere bene il funzionamento dei processi organizzativi e produttivi, e allo stesso tempo mi ha fatto riflettere su molte sfaccettature legate ad aspetti di carattere manageriale e di gestione del personale, è stato lì che ho iniziato a pensare a come sarebbe stata l’azienda guidata da me. 

Dopo aver rassegnato le dimissioni, a fine 2012 ho vinto un bando come assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale del Politecnico di Torino, un’esperienza elettrizzante. Per due anni ho avuto modo di sfogare la mia indole da ingegnere meccanico progettando, all’interno di un Team altamente qualificato, prototipi innovativi per la conversione di energia da fonti rinnovabili offshore, come le onde del mare (wave energy) o l’eolico galleggiante. 

Tuttavia, mancava qualcosa, ed a marzo 2013 ho aperto la mia prima partita iva, iniziando a propormi nelle aziende come consulente industriale ed eseguendo in parallelo il lavoro di ricerca al Politecnico. Svolgere due lavori contemporaneamente non è stato semplice: sono state tante le notti insonni per portare a compimento i miei progetti, tanto che nel 2014 mi trovo a dover rinunciare al mio assegno di ricerca per dedicarmi anima e corpo alla mia attività da consulente. 

Da qui in poi i volumi di crescita anno dopo anno sono molto incoraggianti, ed è proprio in virtù dei risultati raggiunti che diventa strategico costituire una società di capitali, così nel 2017 fondo, insieme a Daniela, la mia società di consulenza; proprio quella che oggi si chiama ORBYTA COMPLIANCE. Il 2018 è ancora un anno di successi e i risultati conseguiti catturano l’attenzione di Lorenzo, CEO di ORBYTA, con cui è nato un bellissimo rapporto di fiducia, mentoring e contaminazione culturale (e se posso dire anche una grande amicizia). I valori che ho trovato nella visione di Lorenzo vibravano unisono con i miei ed ho colto al volo l’occasione di affiancarlo nella realizzazione del progetto ORBYTA in qualità senior partner. 

Il 2020 è stato un anno ricco di soddisfazioni, in cui tra i vari progetti che abbiamo varato, ha preso forma ORBYTA ENGINEERING, società di ingegneria che ho l’onore di seguire come CEO e per la quale nutro grandi aspettative. Sono sicuro che il futuro ci riserva grandi cose.

Qual è la strategia per guidare con successo il team?

C’è una grandissima responsabilità dietro il lavoro di un team leader, che attenzione, non è solo di carattere lavorativo, e non si misura con numeri risultati e obiettivi.

Dal momento che passiamo la maggior parte della nostra vita al lavoro, è inevitabile che la vita privata ne sia condizionata. Va da sé che quello che succede in azienda genera i suoi effetti in famiglia, con gli amici e gli affetti in generale. Alla luce di questo, elenco quelle che sono per me le caratteristiche fondamentali di un bravo leader: 

Un team leader è prima di tutto un coach, che allena la sua squadra costantemente, la forma, le fornisce gli strumenti adeguati per poter giocare il campionato ai massimi livelli.

Come ogni coach è prima di tutto un giocatore, e sa cosa significa giocare una partita, lavorare duro sul campo. Ne va della sua accountability e della sua autorevolezza.  

Un team leader ha dei principi etici precisi, li diffonde e li condivide con la squadra, è disposto a mettersi in discussione, ad ascoltare, sa cambiare idea e chiedere scusa. 

È sempre presente, ma sa delegare e avere fiducia nei membri del suo team, consente loro di crescere, cosicché possano diventare degli allenatori a loro volta.

Se dovessi dare un consiglio a chi aspira ad un ruolo come il tuo, quale sarebbe?

Il mio consiglio è quello di percorrere la strada dal basso verso l’alto, partendo da zero. Così facendo si ha modo di vivere ogni sfaccettatura della crescita, imparando sulla base della propria esperienza diretta. Ritengo che sia il modo migliore. 

Per fare ciò è inevitabile prendersi dei rischi, non dirò che non bisogna avere paura, perché effettivamente io ne ho avuta tanta, ma serve di sicuro il coraggio di gettare il cuore oltre l’ostacolo. È un concetto banale, ma in effetti è impossibile manifestare coraggio se non provi paura. 

Su questo ho anche sviluppato una teoria che condivido volentieri. La prima cosa da fare è chiedersi perché lo vuoi, qual è la motivazione, la spinta emotiva che ti guida a perseguire la tua aspirazione.

Cominci dal tuo sogno, è quello che ti fa sentire bene al solo pensiero, che fa vibrare le tue corde. Poi inizi a definire cosa ti serve per realizzare quel sogno e cominci ad impacchettare degli obiettivi, quelli sono un po’ più duri, perché sono misurabili ed hanno una scadenza temporale. Infine, giorno per giorno prepari i tuoi compiti che sono quelli necessari a perseguire l’obiettivo, si tratta di azioni precise, per cui puoi scrivere delle istruzioni e sono anche delegabili. 

Quindi un sogno è la sommatoria di tanti compiti che fanno la sommatoria di tanti obiettivi.

In qualità di partner del Gruppo, come pensi di contribuire al progetto ORBYTA?

Sinergia e lavoro di squadra sono aspetti cardine in un gruppo come il nostro. Lavoro ogni giorno con lo staff, i partner e con il mio team per cercare nuove idee, modelli e progetti che possano portare ORBYTA davvero molto lontano nel futuro, è questo il mio sogno, far diventare ORBYTA un player ai massimi livelli, così che i valori e i principi etici che portiamo avanti possano essere fonte d’ispirazione per tante altre persone dentro e fuori il gruppo.

Quali sono i piani di crescita pensati per il futuro di ORBYTA Compliance e Engineering?

Compliance ed Engineering sono due società complementari, e la crescita e lo sviluppo di una non può che essere il successo dell’altra. In particolare, Compliance oggi si posiziona a un ottimo livello rispetto alla media dei player del settore, tuttavia il suo andamento dipende ancora molto dal mio operato diretto. Il piano per prossimi anni è quello di rendere lo sviluppo e la crescita di Compliance sempre meno dipendente dal mio operato, in modo che possa essere guidata dai coach del futuro. È un processo già in atto, che stiamo portando avanti sia a livello organizzativo (con una digitalizzazione capillare a tutti i livelli, per cui devo ringraziare i ragazzi di ORBYTA TECH con cui sto lavorando molto bene), sia a livello qualitativo, investendo su persone che manifestano un elevato potenziale. Nel frattempo, la nuova nata Engineering dovrà proseguire con il suo processo di crescita e percorrere la medesima strada, per consentirmi dopo di dedicarmi ad altri obiettivi e compiti che portino al sogno di cui parlavo prima, far diventare ORBYTA un punto di riferimento per gli altri, un sogno condiviso.

#jointherevolution